Dovrei intitolare questa ricetta agente zero-zero-lilly, la ricetta della pasca rasucita si scrive solo due volte. Come qualcuno avrà notato infatti, ho dovuto riscriverla dopo le note e poco esaltanti vicende della debacle di Blogger della settimana scorsa, ma giuro che è l'ultima, se si perdono anche questa, di ritorto ci sarà il collo di qualche ingegnere non solo il pane!
Esiste ancora qualche remota possibilità che un giorno riaffiori dai recessi dei salvataggi di Google l'articolo originale, ma siccome non è dato sapere né se, né quando e riponendo io la massima fiducia nelle tecnologie in qualità di addetto ai lavori, ho deciso che intanto la riscrivo, grazie anche all'aiuto di Mary che aveva pensato bene di salvarsene una copia depurata dalle mie precedenti divagazioni.
Hai visto mai che si dimentichino della pasca rasucita?
Insomma, meno male che Mary c'è!
E comunque c'è sempre la ricetta originale della pasca rasucita dell'inestimabile Lilly, senza la quale mai avrei conosciuto la bontà del pane ritorto pasquale rumeno. Se confrontate le due ricette noterete qualche piccola differenza, la versione con i pezzetti di cioccolato m'è piaciuta assai e qui viene data, ma sappiate che l'originale prevede una manciata di uvetta passa ammollata.
Ingredienti per la brioche:
250g di farina tipo 0
100ml di latte tiepido
40g di zucchero
30g di burro
mezzo uovo (l'altra metà si usa per decorare alla fine)
un pizzico di sale
4g di lievito di birra
Ingredienti per il ripieno:
300g di ricotta (ne ho usati 250 di quella di pecora)
170g di zucchero (ne ho messi 125g)
estratto di vaniglia
una manciata di uvetta passa ammollata (sostituita con qualche pezzettino di cioccolato fondente)
Procedimento:
sciogliete il lievito con un cucchiaino di zucchero, scaldate leggermente il latte che diventi tiepido e poi impastate il tutto con la farina e il burro ammorbidito, fino ad ottenere un impasto abbastanza molle che farete lievitare fino al raddoppio. Questa fase la potete anche interrompere se avete poco tempo mettendo l'impasto in frigo e proseguendo il giorno dopo (io quasi sempre faccio così per mancanza di tempo). Poi prendete l'impasto lo dividete in due parti uguali, grammo più, grammo meno, poi stendete la prima in forma di cerchio. Imburrate e infarinate uno stampo a cerniera e poi vi adagiate questo primo strato. Coprite con un panno e stendete il secondo impasto allo stesso modo.
Finito anche quello, preparate il ripieno di ricotta semplicemente sbattendola con lo zucchero e la vaniglia. Quando è pronto, spalmatela uniformemente (vedi foto sotto), lasciando un po' di margine sui bordi e poi guarnite con la cioccolata a pezzetti o l'uvetta.
Adagiate quindi il secondo strato e chiudete i bordi alla belle meglio. Praticate delle incisioni con l'aiuto di una spatola di quelle grandi in modo da tracciare bene i limiti delle fette. Dovete incidere fino al bordo dello stampo, ma lasciare il centro intatto. A questo punto con l'aiuto di una lama sollevate ciascuna fetta dal bordo e datele un giro di 180 gradi. Credo che Lilly abbia fatto due giri, ma secondo me basta uno.
Spennellate con l'uovo rimasto e un goccio di latte e poi mettete il dolce a lievitare per la seconda volta. Quando il volume è nuovamente aumentato, cuocetelo a 170 gradi nel forno. Ho usato la funzione di forno ventilato nel mio fornetto per essere sicuro che il calore fosse più uniforme.
Dopo circa 20-25 minuti si sforna, anche perché il profumo che ha emanato impedisce di andare oltre...
L'ho lasciato nel fornetto spento per qualche altro minuto e poi ho rimosso la cornice dello stampo.
La mattina dopo, il pane ritorto era perfettamente pronto per la prova colazione.
O la prova pranzo...
O anche la prova merenda, volendo.
Dato che è a base di ricotta, consiglio di tenerlo in frigo, nel caso non doveste finirlo subito, ma certamente da il meglio di sé qualche ora dopo averlo sfornato.
Turista a Pistoia
1 giorno fa
14 commenti:
Que maravillaaaaaa! esa manera de doblar nunca la habia visto! ya aprendí algo más hoy.
No me escribiste maloo! jajaj
besos
Gaby
...meno male che Mary si segna le ricette che gli piacciono davvero tanto per prima o poi farle ^_^
Ripeto che questo dolce è fantastico :))
Bravissimo!
ciaoooo e buon fine settimana..
Que rico y super esponjadito, y que manera tan original de doblar, mil gracias saludos lindo domingo.
Gaby,
tienes razón, acabo de cumplir mis deberes ahorita.
Un abrazo!
Mary,
pensa che io sono anche abbastanza puntuale con i salvataggi e le copie di sicurezza, oh, l'unica volta che mi dimentico, zacchete!
Ma io non demordo... ;-)
Hola Norma,
es un dulce muy especial, te lo recomiendo, si encuentras requesón tienes que probar a hacerlo, no es difícil y el sabor es muy rico!
Ciao!
Tlaz
Oooorale, yo quiero, yo puedo, yo lo hago, yo me lo como, yo me acaloro, yo me derrito y prendo el horno y me lo hago. Además estoy resfriada, te digo no me gusta nadaaaar.
Ahorititita, a ver si me sale como lo veo y lo traduzca, pues ya.
un abrazo
Carmen,
me alegra que te haya entusiasmado, así pasó a mi también cuando lo ví.
Y voy a hacerlo otra vez este fin de semana, antes que el caloron me quite todas las ganas de prender el horno, como siempre me pasa en verano.
Ciao!
Pero que rico muchacho!
Que cosa mas bella. Esta receta la tengo que hacer. Flavio mis comensales, panaderos de corazon te van agradecer que hayas publicado este receta. Este fin de semana que es festivo la tender que hacer.
El unico problema es la traduccion que google me saca cada cosa. Pero bueno le tratare.
Yo compre un horno electrico de mesa grande para no usar el de la estufa y poder seguir horneando todo el anio.
Lueog te platico como me queda. No sabes lo emocionada que estoy de hacer ese pan.
Mely
Me alegra que te haya entusiasmado Mely, les va a gustar sin duda.
Si tienes preguntas me escribes por correo, ok?
Oye, que es eso del horno de mesa?
Ciao!
Grazie Mary, anche da parte mia e grazie anche a te Tlaz.Sei troppo gentile.
Pues que crees? Que ya hice el pan. No me lo podia quitar de la cabeza hasta que lo hice antier. Les encanto en casa que lo voy a hacer de neuvo el Sabado pero esta ves me pidieron que le pusiera Jamon, jajajajaaja, tu crees. No se porque pero mi hijo me pidio que le pusiera jamon horneado la proxima vez que lo hiciera.
Puse a remojar las pasitas rubias con un rum dorado y le dio un saborr especial a el relleno.
Esta receta se queda en mis favoritas.
Gracias por compartirla.
Ottima,riuscita al primo colpo,anche se in versione salata,con cime di rapa,olive nere e pomodori secchi. Per Natale la farò dolce,come la tua!
E complimenti per il blog!!!
Grazie, mi sembra un'ottima idea farla anche in versione salata.
A presto.
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