Vi è mai capitato che dopo una bella festa di compleanno vi avanzasse della panna montata e vi venissero dei sensi di colpa di fronte alla prospettiva sia di eliminarla, sia di mangiarla tutta voi?
Beh, in quel caso, il pan de nata, fa al caso vostro.
Il pan de nata è un parente molto stretto del pan de fiesta, i tipici pani da fiera paesana dell'area centrale del Messico. Di foggia e dimensioni variabili, il pan de nata è fondamentalmente una brioche gigante super morbida, poco dolce, ideale per la colazione e anche bello a vedersi. È tipico trovare questi pani decorati nei modi più diversi, spesso con scherzose dediche alla suegra, la famigerata... suocera :-D
Come già ebbi a dire quando feci le gorditas de nata, la nata sarebbe la panna da affioramento del latte bollito, quindi a rigore non è al 100% equivalente alla panna da montare, però nemmeno tanto diversa e comunque questo passava il convento...
Ingredienti:
250g panna
75g zucchero
400g farina
3 uova
un cucchiaio di latte
sale
4g di lievito
Procedimento:
Per forza di cose ho dovuto usare panna montata, di quella buona, (mi raccomando non di bomboletta!), ma non credo cambi molto se si usa della panna ancora da montare, tanto alla fine quando si impasta l'aria di sicuro viene eliminata. Sciogliete il poco lievito con un cucchiaino di zucchero e poi allungate con un cucchiaio di latte. Si noti che ho usato sia latte freddo che panna montata fredda di frigo, quindi niente fisime sulle temperature.
Prendete la farina, la panna montata avanzata (o quella liquida), cominciate a impastare aggiungendo anche tre uova, il lievito sciolto e un pizzichino di sale. L'impasto dovrebbe risultare piuttosto morbido, molto appiccicoso, va bene così, più lo lavorate meglio è.
Quando è pronto, ben liscio e con la tendenza a formare sottilissimi nastri semitrasparenti senza rompersi se lo tirate, mettetelo a lievitare. Io quasi sempre eseguo un passaggio nel frigo per una notte vuoi perché non ho quasi mai tempo di fare tutto di seguito, vuoi perché così son sicuro che viene bene.
In ogni caso, frigo o non frigo, va lasciato lievitare fino al raddoppio, poi con l'aiuto di un po' di farina, si ricava una specie di lungo salame dello spessore di due dita che adagerete su una leccarda rivestita di carta da forno a mo' di serpente (vedi foto). Io non ho lasciato molto spazio, tra le spire, ma se ci riuscite a farlo più lungo e distanziato, la forma verrà ancora più carina.
Spennellatelo abbondantemente con un tuorlo d'uovo allungato con un goccio di latte (giusto per rendere il tuorlo un po' meno denso).
Infine dopo la seconda lievitazione che durerà un paio d'ore al massimo, cospargetelo di semi di sesamo e cuocetelo in forno per circa 12-15 minuti a 180 gradi scarsi.
E ritrovarsi alla mattina con il pan de nata appena fatto è un gran bell'inizio di giornata.
PS: Chi ha visitato la sala dedicata alle civiltà precolombiane del British Museum, noterà che la forma ricorda un po' quella del serpente di turchesi della foto sottostante (fate clic sopra per vedere un ingrandimento sul sito del museo).
Assieme ad altri (pochi) preziosi oggetti, pare facesse parte dei regali che il re Moctezuma II inviò a Cortés quando sbarcò in Messico. Dopo vari passaggi di mano, questi oggetti finirono, sembra, tra le proprietà dimenticate di qualche importante cardinale bolognese per poi venire trovati in stato di abbandono dentro a una cassa in una soffitta. Messi in vendita come oggetti di scarso valore, furono acquistati da un mercante d'arte e finirono al British Museum, dove oggi sono esposti con tutti gli onori del caso.
Meglio così, no?
18 commenti:
Wow, mi ispira molto questo pan de nata...davvero da provare..bravo!
Ti auguro una gran bella giornata :)
Immagino quanto e soffice, morbida e buona.Prossimamente...
Mary,
con questa dose di zucchero risulta un pane molto neutro, se la brioche ti piace un po' più dolce, consiglio di aumentare.
Ciao!
Lilly,
prossimamente voglio fare pure la tua pasca rasucita, il dolce col ripieno di ricotta m'ha steso :-)
Ciao!
che bello!!!!!!!!!!!
Esta me la llevo, tengo justo una confecciòon de nata fresca en la nevera para usar rapido. Buena semana, Alex
Ciao Tlaz,
che bel serpentone hai preparato! Se si riuscisse a fargli la lingua biforcuta farebbe veramente pensare alla suegra!
Lo proverò, penso sia buono anche per accompagnare i salumi e certi formaggi.
Mi piacerebbe avere un libro di Diana Kennedy,ho visto che ce ne sono svariati.Consigliamene uno illustrato.
Grazie
Pulciosa,
la mia era una misera imitazione di quelle forme bellissime che si vedono sui banchetti dei fornai messicani itineranti, è inutile, fornai e soprattutto messicani si nasce e io, modestamente, NON lo nacqui...
Sigh!
Alex,
es una buena manera para empezar la semana, pan de nata, queso fresco y miel, oraleee!
Ciao!
Marineva,
il guaio con i libri di Diana Kennedy è che quelli con le ricette riproducibili sono quasi senza foto. Ce n'è uno con molte foto ma è praticamente un dizionario di ingredienti messicani (From my mexican kitchen), poi c'è quello bellissimo sulla cucina di Oaxaca, ma qui non si troveranno mai quegli ingredienti...comunque, i libri te li ho messi in quel carosello che vedi sulla colonna sinistra, ci sono tutti.
Ciao!
Ciao Tlaz,
il tuo aiuto è stato prezioso,difficile decidere,alla fine ho scelto From my mexican kitchen. Ho altri libri sulla cucina messicana che insieme alle tue ricette sono sufficenti per cucinare una vita intera. Volevo qualcosa da sfogliare per immaginarmi di essere lì.
Su Amazon Italia non si trova Oaxaca al gusto, quando arriverà lo comprerò, così riuscirò anche a sbalordirmi.
Grazie.
Marineva,
se non hai troppa fretta puoi acquistarlo da amazon.com, come cliente non cambia praticamente nulla scegli una spedizione postale normale e dopo 4-6 settimane ti arriva col postino.
Anzi, a volte ci guadagni anche per via del cambio, a parità di edizione...
Ciao!
Hola amigo, te escribo desde el celular, aun estoy sin compu.
Vas a venir a .x? Por eso me decias si nos vemos? Escribeme a mi correo por fa me daria muchisimo gusto.
Besos
Gaby
Ciao Tlaz,
che peccato che sia sparita la tua pasca rasucita.Ho fatto appena in tempo a vederla (era perfetta, la decorazione sembrava un sole). Mi sono andata a cercare la ricetta di Lilly, è un dolce sontuoso ma non difficile.
E' arrivato il libro della Kennedy, è una consolazione in questi giorni di pioggia. Mi diverto a scoprire erbe che non conoscevo.E poi, la tecnica per cucinare il cactus... E' la prima cosa che proverò appena metterò piede in Sicilia.
Un caro saluto.
Gaby,
te voy a escribir al rato, todavía falta tiempo para el viaje, pero sí, lo entendiste bien, ojalá nos podamos ver con toda la sagrada familia ;-)
Un abrazo
Tlaz
Marineva,
non ho ancora perso le speranze di rivedere recuperata la ricetta, pare ci siano diverse migliaia di fortunati bloggers rimasti, come si suol dire, in braghe di tela, io volendo potrei anche mettermi a riscriverla, però siccome detesto fare le cose due volte, sto a vedere se ritrovano il prezioso manoscritto in qualche angolo dei loro fantasmagorici server.
Lavorando nel settore posso dirti che questi avvenimenti mi lasciano abbastanza perplesso, ma non perché non me li aspetti, quanto piuttosto per il fatto che capitano ai migliori della classe (prima Amazon, poi Google...).
E se capitano a loro, con i miliardi a disposizione che hanno, figuriamoci a noialtri informatici buontemponi italiani!
Este panecito me encantó, pero sabes, nunca los compro en las ferias, mi hermana siempre dice que es pan caliente...porque se acostaron toda la noche sobre él...jajaja.
Es por eso que no se me antoja.
A ver que pasa si me queda el pan.
Tengo un requesón de cabra que me traje de Tatatila, Ver. y así lo voy a usar.
Un abrazo fraterno Flavio
Carmen,
el pan de nata recién hecho es delicioso y te aseguro que no me acosté con él! :-D
Un abrazo
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