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domenica 21 novembre 2010

Caldo tlalpeño con toques de improvisación

Seppure di umilissime origini il caldo tlalpeño è un piatto squisito, ideale per certe giornate fredde e umide come quella dell'altro giorno.

Oggi però non do nessuna ricetta, sia perché la ricetta originale sarebbe di Nora che me l'ha gentilmente inviate per e-mail, sia perché poi l'autore del caldo tlalpeño delle foto non sono io ma mia moglie che da brava messicana conosce l'arte di riciclare (quasi) tutto quello che avanza.
Nella ricetta inviatami Nora racconta brevemente la storia del caldo tlalpeño, ossia di Tlalpan, cittadina inglobata dal monstruo, il DF, a sud-ovest di Città del Messico, dalla quale prendeva il nome una delle quattro strade principali conducenti all'antica Tenochtitlán. Dimenticati i fasti dei tempi che furono, a Tlalpan agli inizi del secolo scorso ci si arrivava in tram e per l'appunto dentro la stazione del tram pare che un'ignota cuoca cucinasse questo piatto diventato poi famoso con il passare dei lustri anche fuori da Città del Messico.

Il caldo tlalpeño sarebbe un piatto che si prepara appositamente, nel senso che non si parte da rimanenze, ma nulla vieta di farlo e siccome noi avevamo appunto del buon brodo superstite e della carne del relativo bollito, perché non trasformare il tutto in questo bel piatto, come si diceva una volta, confortante?

Partendo quindi dal brodo già pronto, mia moglie ha cotto a parte in acqua salata nell'ordine, due pannocchie tagliate in quattro parti, due carote e due zucchine che facevano la parte del chayote. Una volta cotte piuttosto al dente le verdure, ha aggiunto un po' della carne del bollito a pezzetti e una scatola di ceci e qualche foglia di epazote, ahimè secco anziché fresco. Infine, per uso personale, un mezzo avocado tagliato a cubetti e del formaggio tenero (della stupenda scamorza fresca di cui parlerò in separata sede), da aggiungere ad libitum assieme all'indispensabile chile chipotle, qui nella versione adobado, ma che nella versione di Nora è quello secco da aggiungere in fase di preparazione del brodo.

Volendo ci si può aggiungere anche una spruzzatina di lime fresco.

Mentre degustavamo il nostro caldo tlalpeño, mia moglie mi faceva notare che dovevamo essere gli unici in Italia o forse in Europa a pranzare in questo modo. Io non voglio attribuirmi meriti senza aver prima verificato, per cui alzi la mano chi stava consumando un rico caldo tlalpeño il giorno 19 novembre, 10000 km ad est di Città del Messico, chilometro più, chilometro meno.

Mi raccomando, non spingete! ;-)

15 commenti:

Luvi ha detto...

epazote.. quello mi sa che non lo trovo...
quindi nel brodo/zuppa calda alla fine avete aggiunto anche scamorza e avaocado...
quindi l'avocado è buono anche dentro le zuppe calde?

Ora che ho trovato il tuo Blog ti terrò davvero d'occhio. Grazie

Byte64 ha detto...

L'avocado è un classico per corredare le zuppe calde. Viene aggiunto all'ultimo momento perché essendo delicato si spappolerebbe se aggiunto prima.

Quando ti portano la zuppa, quasi ovunque ti portano diversi di questi ingredienti da aggiungere al gusto, tortilla fritta, peperoncino tostato, avocado, formaggio a cubetti e a volte cipolla, rapanelli, striscioline di lattuga... Ogni zuppa ha il suo corredo tipico.

Ciao e benvenuta!

Luvi ha detto...

grazie! :)

Raquetita ha detto...

venerdì 19 novembre a casa Cuomo (Milano) non si gustava un saporito caldo tlalpeño come il vostro, ma bensi unos ricos tacos de atropellado (tipico piatto norteño fatto a base di carne secca di manzo in umido con una salsa a base di pomodoro e chile chipotle --anche in questo caso adobado)
complimenti alla cuoca di Tlazolcalli!!!

Anonimo ha detto...

Tlaz:
Il giorno 19 novembre, a Civitavecchia si mangiava a casa nostra una prelivatezza chiamata "discada", un piatto non saprei dire se tipico ma conosciuto al nord del Messico, es una delicia (acompanado obviamente de sus respectivas tortillitas, guacamole y salsa picante!. Come si direbbe in italiano è un pasticcio di 6 carni, cipolla, pomodori e pepperoni. Allora posso dire che anche noi abbiamo mangiato qualcosa di molto particolare è buono cosi lontani dal nostro Mexico!.
Un saludo! Eli

Byte64 ha detto...

Raquel,
fantastico il nome atropellado. Al Nord si sbizzarriscono con nomi di fantasia per i piatti (vedi la gallina pinta...).

Ma la carne secca di manzo te la sei portata dalla Madre Tierra o la trovi a Milano?

Ciao!

Byte64 ha detto...

Eli,
beh, mica male, in tre famiglie semi-messicane si mangiava qualcosa messicano nello stesso giorno.

Ha quasi del miracoloso vista la scarsità di materie prime.

Ciao!

Raquetita ha detto...

eh si! per forza! la carne secca la porto della Madre Terra e poi la conservo come 'oro molido', questa databa da febbraio.

saluti!

Byte64 ha detto...

aaah allora va bene, non sono così geloso come se la trovassi a Milano...

;-)

Ciao!

Anonimo ha detto...

Efectivamente, la verdad que cocinar mexicano aqui en Italia es toda una empresa, serà por eso que los ingredientes se convierten en tesoro preciado!
Y el caldito tlalpeno de veras que se antoja tanto en estos dias de lluvia y tanto frio...
Tlaz, de casualidad has probado a hacer tortillas de maiz con la polenta? jajaja, ya sè que no se puede escuchar una cosa asi, pero yo las hice el otro dia metiendo mitad de harina de grano y la otra de polenta y no salieron tan mal, era demasiado fuerte mi antojo!
Saludos, Eli.

Byte64 ha detto...

Eli,
el antojo hace milagros :-D

La harina para polenta es muy buena para hacer nachos, eso sí.

La ultima vez compré maseca en castroni, en la tienda web, pero eso conviene si compras mucha como hay gastos de envió.

Ciao!

Nora ha detto...

Flavio, me había perdido de ver tu caldo Tlalpeño! Qué rico te quedó! hasta aca percibo el aroma del chipotle, y que buena puntada de convocar a los que en ese mismo día estuvieran comiendo algo así! jeje como siempre amena tu forma de escribir y los comentarios, me hay alegrado este día. Gracias por mencionarme.

Un abrazo!

Byte64 ha detto...

Pues tu fuiste la que me envió la receta Nora, eso era el mínimo que pudiera hacer.

Se me antojaría mucho mañana un caldo tlalpeño, está haciendo frió otra vez aquí.

Ciao!

¿Gusta Usted? ha detto...

Flavio me volví a enamorar de tus fotos del caldo tlalpeño 2010, como se pasa el tiempo!, se me antojó un chorro! Ese elote se me antoja hincarle el diente!!

Aunque aquí en Tampico hace mucho calor todavía, ya queremos un poco de fresco para hacer caldos, encender el horno.

Un abrazo

Byte64 ha detto...

Nora,
aquí acabamos de salir del calor del verano, hoy es un día bonito y fresco, pero tuvimos varios días de lluvia.
A mi esposa le dio ganas de comer caldo tlalpeño y ayer fui a buscar lo que se podía encontrar, lástima por la falta de un buen aguacate, pero salió sabroso igualmente.

Un abrazo!

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