E per festeggiare degnamente la famosa festa del cinco de mayo, la cui importanza si estende ormai ben al di là del Rio Bravo, e mantenere la promessa fatta a Mau tempo addietro, ho rotto gli indugi e messo in cantiere las conchas, un superclassico di qualunque tipico forno-pasticceria messicano.
Ho preso come base la ricetta di Panadería Mexicana, una bella rivista con tante foto-ricette scopiazzata dalla mia pasticcera-cantante di fiducia, Cynthia, paisana y vecina de Bologna.
Come se non bastasse, su youtube, ho perfino trovato un video dove mostrano la preparazione della masa de bizcocho, la pasta base delle conchiglie (concha = conchiglia) e di altri tipi di dolci di pasticceria lievitati. Benché il procedimento mostrato nel video sia lo stesso, io mi sono preso la libertà di rimaneggiare un po' gli ingredienti e mi sembra che il risultato venga ottimo comunque.
Non è bello che ci sia un corso universitario di pasticceria? Chissà se rimedierei almeno un 24/30...
900g di farina tipo 0
6 uova
180g di burro
225g di zucchero di canna
8g di sale
un cucchiaino raso di lievito di birra secco
latte q.b (circa 160ml, dipende dalla grandezza delle uova).
Per la copertura:
240g di farina
240g di zucchero
240g di burro
cacao q.b.
crema di pistacchio q.b.
Procedimento:
Iniziate preparando il lievitino, con due cucchiai di farina, il lievito secco, circa 50ml di latte e 25 grammi di zucchero, quantità tutte presi dal totale indicato. Lasciate fermentare in un luogo tiepido finché non avrà aumentato di volume (circa un paio d'ore).
Fare una fonte sulla spianatoia e al centro mettere le uova, metà dello zucchero, metà burro e il sale. Aggiungete il lievitino. Iniziate quindi ad amalgamare bene partendo dal centro e incorporate man mano tutto il resto. Alla fine quando avrete ottenuto una massa uniforme, incorporate anche il resto dello zucchero e del burro, continuando a lavorare fino a quando la pasta non si stacca bene dal piano di lavoro. Mettete a riposo l'impasto e lasciatelo lievitare, dopo di che lavoratelo nuovamente qualche minuto e mettete nuovamente a riposo in frigo per almeno 8 ore o più. Successivamente tirate fuori l'impasto e riportatelo a temperatura ambiente, poi suddividetelo in parti uguali di circa 60-70g. Formate delle palle e poi disponetele su più teglie (tenete presente che la dose è per oltre 20 conchas...). Schiacciate leggermente i bordi per ricavare una forma a conchiglia e copritele mentre preparate la copertura.
Impastate la farina, lo zucchero e il burro a temperatura ambiente, otterrete una pastella molto friabile che starà assieme a fatica, suddividetela secondo i gusti per aggiungere gli altri sapori. Questa volta volevo provare questo abbinamento con la crema di pistacchio di Bronte, assai poco messicana per la verità, ma con la benedizione uxoria e tanto basta, così ne ho aggiunto appena 2 cucchiaini da caffè a due porzioni di copertura e il sapore è fantastico. Per la copertura al cacao, mettete un cucchiaino da caffè non stracolmo di cacao amaro per ciascuna porzione di copertura. Formate con le dita una specie di pastellina sottile che appoggierete su ciascuna concha, cercando di coprire bene. Una volta fatta questa operazione, per i fortunati possessori di un marcador para conchas, si tratta semplicemente di applicare il prodigioso strumento per fare la caratteristica decorazione che vedete nelle foto. Gli altri meno fortunati dovranno usare la fantasia e il coltello a mano libera.
Apriamo una parentesi alla Trapattoni: quando andai per comprare il prodigioso attrezzo nel rifornitissimo negozio "La Alpina" a Città del Messico, in vetrina c'era questo curioso annuncio di ricerca di personale:
e chissà se nel frattempo siano riusciti a trovare qualcuna con voglia di lavorare.
A questo punto rimettete las conchas a lievitare, le incisioni fatte nella copertura vi daranno un'idea del grado di lievitazione. Tenete presente che durante la cottura tenderanno ad aumentare di volume ulteriormente.
Cuocere nel forno per circa 20 minuti a 180 gradi.
Si diceva all'inizio della festa del cinco de mayo. Non pensiate che i messicani festiggino la morte di Napoleone Bonaparte, il 5 maggio è la ricorrenza della vittoria nella battaglia di Puebla (1862) contro gli invasori francesi, ad opera del generale Ignacio Zaragoza. E non crediate neppure che io mi ricordi i nomi di tutti i generali messicani che hanno vinto qualche battaglia, il generale Zaragoza mi è rimasto impresso perché l'anno scorso avevamo preso in affitto un cuartito all'angolo della strada dedicata a proprio a lui...
Ma tornando agli eventi gloriosi, la cosa buffa è che poi in realtà i messicani, vinta la battaglia, persero la guerra l'anno successivo, salvo poi abbattere definitivamente il monarca straniero nel 1867, fucilando il malcapitato arciduca Massimiliano d'Asburgo senza tanti processi, su ordine del grande presidente Benito Juarez.
Ora fatevi la domanda e datevi la risposta, secondo voi, Benito Mussolini, come mai fu battezzato Benito?
E come mai all'EUR, a Roma, ci sono un busto e una piazza intitolata a Benito Juarez?
Insomma, essendo i messicani abituati ad accontentarsi (chi s'accontenta gode...), si accontentarono di proclamare festa nazionale quella vittoria transitoria, preludio alla rincoquistata indipendenza, da non confondere con la guerra d'indipendenza dal 1810 al 1821...
E adesso magari qualcuno chiederà, sì ma che c'entrano las conchas?
Nulla, erano solo un pretesto per parlare del Messico :-)
5 commenti:
e quelli che non hanno las conchas che fanno? :(
Tu che sei bravissima e col polso fermissimo puoi fare i disegni a mano libera!
Vorrai mica andare fino in Messico solo per comprare un marcador de conchas?
;-)
A me las conchas mi fanno morire specialmente quelle alla cannella.
A volte le infarcisco di marmellata.
Un altro dolce che mi piace è il Polvoron che alterno alla concha :)
In questi giorni ho dato una occhiata ai miei vecchi post ed ho letto alcuni dei tuoi interventi
Ti ringrazio con un pò di ritardo e ti faccio i complimenti per il tuo hermoso blog.
Adesso mi toccherà chismear tra le tue pagine :)
A presto dunque!
Un Saluto
Andrea
Ehilà Andrea, paisano de Querétaro, bienvenido!
Sono passato per Querétaro il 2 novembre, rumbo a Guadalajara. Sono rimasto qualche ora a cavallo del pranzo, poi via, de carrera a San Miguel de Allende per tracannare una michelada gelata con cerveza León y salsa gringa (credevo mi portassero una michelada con limon pero bueno, tuve que aguantarme...).
Aspetto con impazienza chismes o lo que sea :-)
Queste sono bellissime! Curioso che si chiami "bizcocho" un impasto con il lievito di birra. Domani mi studio bene questo post, che non l'avevo visto.
Ciaooo! :)
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